Tra i tanti tipi di pino e abete, il mugo merita attenzione per le sue doti di adattabilità: le varietà nane crescono bene in vasi e cassette, quelle di maggiore dimensione sono eccellenti siepi per i giardini di montagna.
Consigli di coltivazione
Il pino mugo ha bisogno di terreno fertile e profondo; per quanto in natura le sue zone di origine siano gelide d’inverno, tollera elevate punte di calore in estate, purché non in condizioni di persistente aridità. Non richiede potature e la crescita è lenta, tanto da essere considerato ideale anche per i bonsai e per la coltivazione in terrazzo, come schermo verde e ombreggiante. Esistono moltissime varietà, tra cui quelle a portamento globoso, ideali nelle roccaglie. Ha bisogno di acqua nelle fasi giovanili, ma da adulto l’esigenza si riduce e la pianta diventa autonoma.
Da non dimenticare
Dal pino mugo si ricava un olio prezioso che rallenta le infiammazioni, incrementa l’irrorazione sanguigna della pelle, lenisce i dolori alle giunture e agli arti, placa l’affaticamento dei muscoli, mitiga mal di testa e reumatismi e i raffreddamenti.